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UGC (User Generated Content): cosa sono e come usarli per un e-commerce di successo

Contenuti

    Il termine UGC (User Generated Content) si ritrova sempre più spesso nelle strategie di marketing di brand e aziende di ogni tipo. In questo articolo vogliamo spiegarti perché, e come utilizzarli in modo efficace per aumentare le vendite

    Se il tuo obiettivo è vendere online, gli UGC (User Generated Content) sono degli asset da conoscere e da integrare all’interno di una strategia di marketing che funzioni. Consentono allo stesso tempo di ottenere risultati diversi, paralleli e indotti che non potranno che fare bene al tuo marchio o al brand di cui vuoi migliorare il posizionamento.

    Cosa sono gli UGC (User Generated Content)

    Sono disseminati, sotto forme e modalità diverse, in ogni angolo della rete e dei social. Portali del calibro di Wikipedia e Tripadvisor li hanno utilizzati da precursori ‘in tempi non sospetti’. Hanno così aperto la strada a quelli che oggi conosciamo come UGC, i contenuti generati dagli utenti in modo spontaneo che una volta pubblicati sono visibili a tutti e da tutti fruibili.

    Ne esistono tanti tipi: recensioni, immagini, commenti e interazioni raccolte in sezioni dedicate dei siti, video in cui si mostra la riuscita del prodotto. Soprattutto nel caso dei contenuti visivi, riescono a rispondere anche alle esigenze pratiche di un consumatore-tipo.

    Se un potenziale compratore vede la foto o il video di un capo d’abbigliamento che era interessato ad acquistare, può capire meglio se può stargli bene addosso e fare davvero al caso suo. In questo modo da un lato si evita che il cliente faccia il reso del prodotto, dall’altro si prevengono eventuali recensioni negative.

    I contenuti generati dagli utenti (UGC) nel tempo si sono adattati al mezzo di diffusione, aprendosi e fornendo un ventaglio di opportunità ancora più ampie. Lo sbocco naturale di questa content strategy non poteva che essere verso il mondo dell’influencer marketing e dei social.

    Agli influencer viene affidata la missione di promuovere il brand e i suoi prodotti presso i followers con cui hanno instaurato un reciproco rapporto di fiducia. L’influencer ha tutti gli strumenti per influenzare gli acquisti del proprio pubblico, che di lui/lei si fida ciecamente e di cui tende a riprodurre/desiderare la quotidianità.

    Sui social negli ultimi anni si sono moltiplicate le strategie per generare contenuti direttamente dagli utenti. Una delle più diffuse è stata – e in parte continua ad essere – la creazione delle sfide social note come challenge a cui gli utenti possono partecipare in prima persona con video, foto e commenti. Alle challenge è spesso associato un hashtag che funge da raccoglitore di tutto quanto prodotto per l’iniziativa. Una volta aggregato tutto il materiale, può essere utilizzato in tanti modi: pubblicato sui social dell’azienda, usato a corredo di pagine prodotto o come grafiche pubblicitarie.

    Lo sai che gli UGC possono inoltre esserti utili anche per migliorare la SEO e il posizionamento nelle SERP? Google non fa una distinzione tra i contenuti nel momento in cui vengono pubblicati sul sito, e non è importante se siano frutto del lavoro di una redazione o di un gruppo di utenti. Dopo la messa live, vengono percepiti dalla piattaforma come contenuti originali che il sito vuole far pubblicare e vengono quindi utilizzati per il ranking come qualsiasi altro contenuto.

    Come usare bene gli UGC (User Generated Content) nel marketing per aziende

    La logica di un buon UGC segue quella del più analogico passaparola di una volta. Se tante persone parlano bene di un prodotto, significa che funziona e che è di qualità. Questo concorre enormemente al rafforzamento della credibilità di un brand e del suo successo presso il pubblico.

    Che leggano una recensione post-acquisto, un video o un post social, i consumatori tendono a fidarsi maggiormente di quella testimonianza diretta rispetto ad altre forme di pubblicità perchè li percepiscono come autentici e non smaccatamente commerciali, in grado di trasmettere fiducia, empatia e vicinanza.

    I contenuti generati dagli utenti diventano degli alleati preziosi, insostituibili veicoli comunicativi per le aziende e per la costruzione del loro brand. Il messaggio puramente pubblicitario passa per il rafforzamento della brand reputation: il consiglio d’acquisto viene da persone che l’utente riconosce come simili, in cui si rispecchia più facilmente e di cui tende a fidarsi come ci si fida del vicino di casa.

    All’interno di una content strategy di questo tipo, i contenuti generati dagli utenti rappresentano lo strumento ideale per aumentare il traffico verso il sito da parte di persone interessate ad acquistare i prodotti e per incentivare le conversioni rispetto a chi è procinto di acquistare. Recensioni e video rassicurano l’utente in fase di acquisto, possono influenzare la sua decisione finale e determinare/migliorare così le performance di vendita.

    UGC per aziende: come realizzarli

    Gli user generated content sono ormai così integrati nelle strategie di marketing a livello mondiale che spesso sono le aziende stesse a deciderne linee guida e modalità di esecuzione. Gli utenti ‘reali’/influencer o simili spesso sono adeguatamente brieffati da chi cura il marketing aziendale perché veicolino il messaggio in modo corretto e coerente rispetto alla comunicazione sugli altri canali.

    Quando si realizza una strategia di contenuto che preveda gli UCG, ci sono alcune best practices da seguire. Un EGC efficace non deve necessariamente essere lungo e informativo, ma anzi è preferibile che sia chiaro e conciso e che in pochi minuti riesca a dire all’utente tutto ciò che ha bisogno di sapere. La soglia dell’attenzione nell’era dei social diventa sempre più bassa, e il pubblico non è più disposto come una volta ad ascoltare spiegazioni logorroiche.

    Altrettanto importante è la scelta del tone of voice da adottare, e da adattare in base al tipo di prodotto, al canale e al target di riferimento.

    Interessante e costruttivo il coinvolgimento di più contenuti generati dagli utenti rispetto ad un singolo prodotto. In questo modo il potenziale acquirente dispone di diversi punti di vista, opinioni e recensioni che non fanno che validare ancora di più la valutazione del prodotto, inducendolo all’acquisto.

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